Argomento dolente? Dipende dal mestieri. 

Siamo al 19 maggio, un giorno dopo all’inizio della fase 3 e io non mi sono ancora espressa con nessun articolo in merito a questa situazione ASSURDA che stiamo vivendo. 

Tra gennaio e metà febbraio i tg parlavano del COVID ma sembrava cosi lontano da noi e poi, all’improvviso è arrivato 🙁 

E’ arrivato con la sua imponenza e orribile maleducazione. 

Ha insinuato la paura all’interno delle nostre case, ha distrutto famiglie e portato via molte vite. 

L’11 Marzo 2020 l’Italia si è fermata e con lei la nostra spensieratezza. 

E l’economia? L’economia è stata devastata. Uno tsunami causato da ansia, 0 fatturato e tasse. 

Però, c’è un però.. L’economia sul web? Ha subito variazioni? Ha subito perdite? 

Analizziamo insieme la situazione. 

Pagamenti digitali, riunioni online, fitness social, telemedicina.. La pandemia ha portato ad una evoluzione di molti mestieri. Si sono trovati catapultati nella generazione online. 

Più che catapultati, si sono obbligati a cambiare scenario. 

Chi non si è adeguato (e mi riferisco solo ai lavori che POTEVANO FARLO e non a quelli che, giustamente per ovvi motivi, non hanno potuto traslare il loro business dall’offline all’online) ha perso una grande fetta di fatturato e, di conseguenza, di mercato. 

Secondo l’Agenda Digitale gli operatori della filiera del commercio elettronico hanno registrato una crescita imprevista della domanda a seguito dei diversi decreti sul Coronavirus, anche da parte di consumatori non abituali, solitamente restii all’acquisto e ai pagamenti online, aumentando così il livello di difficoltà e organizzazione dell’intero sistema di logistica e consegne.

Mi spiego meglio. 

Con il COVID-19 le persone sono meno propense ad effettuare pagamenti in contatti piuttosto che a toccare un touchpad e questo ha portato un aumento degli acquisti effettuati online tramite pagamento con carta o PayPal. 

E sapete che in Italia in tantissime persone utilizzano ancora il metodo degli acquisti attraverso pagamento con CONTRASSEGNO? 

Io non ne ero a conoscenza o meglio, non pensavo che tantissime persone in Italia ??trovassero più comodo pagare alla consegna ma, per alcuni mesi,  abbiamo fatto una prova vendendo le agende e i set della tenera venditrice rendendo disponibile il pagamento in contrassegno e ci siamo resi conto che il 60% degli ordini sono stati effettuati così. 

Ora, invece, le persone sono più propense a ricevere la merce pagando immediatamente online. 

Questo ha portato ad un aumento del +400% degli ordini effettuati sul web. Un grande boost di energia che in condizioni normali sarebbe avvenuto fra un bel po’ di tempo. 

Non solo ordini!! Anche servizi, come webinar, gratuiti e a pagamento, in cui professionisti di svariati mestieri si interfacciano con gli utenti del web dispensando nozioni, esperienze e consigli. 

Io penso che il COVID-19 non abbia portato solo tristezza, morte e sofferenza ma, dal lato tecnologico del paese, “ha donato” una sferzata di energia nuova della quale chi ha potuto goderne ne ha costruito una fortuna. 

E nel network marketing? 

Ci sono due versioni diverse: la networker che ne ha giovato e la networker che ha subito una perdita. 

Da cosa è dipesa la differenza? E’ dipesa dal fatto che la networker che ha mantenuto il suo fatturato magari anche aumentandolo, ha sempre basato il suo business nel mondo online. La networker che ha perso fatturato ha sempre incentrato il suo lavoro nell’offline. Quest’ultima, in una situazione di quarantena è stata obbligata a deporre le armi e a vedersi diminuire il fatturato.

ATTENZIONE!!

Chi ha avuto il coraggio di adeguarsi, lo ha fatto. Si è armata di pazienza e ha modificato il suo modo di lavorare. So che può sembrare un ragionamento banale o addirittura sbagliato ma, parlo per esperienza. Ho visto tantissime ragazze che hanno lavorato e studiato giorno e notte per migliorare la loro situazione. Non si sono MAI arrese.

A queste persone mi sento di fare un grande applauso!! Hanno adeguato il loro business alla tragica situazione che abbiamo vissuto (e stiamo ancora vivendo).

E tu cosa ne pensi?